In questi giorni si fa un gran parlare di Classi Energetiche. Stanno diventando il sogno e l’incubo dell’italiano medio. Il sostanzioso decreto che ha istituito il cosiddetto “superecobonus” ha fatto sperare agli italiani di potersi concedere una casa molto più sostenibile a costo zero, ovvero con il costo sostenuto dallo Stato italiano. Ma ha messo come condizione il passaggio di almeno due classi energetiche per poter aderire al beneficio. Diciamo subito che non è una missione impossibile, tutt’altro, ma vediamo quanto incidono i vari interventi che possiamo realizzare sulle nostra abitazioni.
Prima però un po’ di premesse:
In questo articolo si parla di risultati medi, basati su esperienza e simulazioni teoriche, e volutamente non inserirò nessun valore numerico, perché per arrivare a quelli si deve necessariamente passare da un progetto.
Ogni immobile ha le sue particolarità, quindi chi propone soluzioni preconfezionate non dovrebbe meritare molta fiducia.
La classificazione energetica e le norme che determinano come calcolarla non sempre danno risultati che corrispondono alla reale spesa economica di conduzione: sono un po’ come le norme che stabiliscono come si misurano i consumi delle auto, servono per confrontare fra se le abitazioni con un metodo univoco. Non tengono conto delle abitudini familiari e parlano di energia primaria, rinnovabile o no. Non necessariamente di bollette. Mi spiegherò meglio quando esamineremo le soluzioni.
Isolamenti involucro:
Cappotto termico: è il principe di questa famiglia; di solito riesce a far passare almeno una classe energetica. Il comfort che genera è anche superiore a quanto risulta dai calcoli. Molto importante il materiale con cui viene realizzato. Le schiume (poliuretano, polistirene, polistirolo) hanno un ottimo comportamento invernale, meno efficienti in estate. In questo compito molto meglio le lane (di roccia o di vetro) anche se per ottenere lo stesso risultato invernale servono spessori maggiori. Se le capacità di spesa lo consentono si può passare ai materiali naturali: sughero e lana di legno. Sono i migliori per la salubrità, la traspirabilità della casa, l’isolamento estivo e, a costo di uno spessore un po’ più alto, ottimi in inverno. Hanno il solo difetto di essere più costosi.
Isolamento delle coperture: con gli stessi materiali, e quindi con le stesse peculiarità, si possono isolare i solai di copertura. Per il risultato in APE possono dare fino ad una classe. Il suo influsso limitato nei confronti del cappotto è dovuto solo a questioni geometriche: quasi sempre la sua superficie è inferiore a quella delle pareti e per questo risulta, a livello documentale, meno efficace. In realtà, come dimostra il fatto che è stato l’intervento realizzato da più tempo, è quello che garantisce un miglioramento di comfort più avvertibile. Da realizzare!
Sostituzione infissi: come rapporto fra i soldi spesi e quelli che consentono di risparmiare sono i più penalizzati. Alto investimento, non eccezionale risparmio. In funzione della geometria della casa difficilmente garantiscono il passaggio di una classe completa. Eliminando le correnti d’aria e l’irraggiamento freddo garantiscono però un ottimo miglioramento del comfort. Da valutare.
Efficientamento impianti:
Sostituzione caldaia con pompa di calore: molto spesso è un intervento che da solo basta a passare anche le due classi. Il fatto che la PDC consenta di ricavare una buona parte dell’energia (dai 2/3 ai 4/5) dall’ambiente esterno, sia esso aria, acqua, suolo, riduce in maniera sensibile il consumo di energia primaria. Inoltre la rete elettrica nazionale, che fornisce il “combustibile” necessario al funzionamento, fornisce già una percentuale di circa 1/3 di energia elettrica rinnovabile. Con i giusti accorgimenti, e la giusta progettazione è il migliore investimento.
Sostituzione caldaia con caldaia a condensazione: investimento limitato, quasi nessuna modifica sull’impianto, se installata insieme ad un sistema di regolazione in classe V, ovvero con sonda esterna e temperatura scorrevole, garantisce di solito il passaggio di una classe energetica. In soldi consente risparmi fra il 15 ed il 30% sui consumi di gas. Soluzione da scegliere solo se non è possibile inserire sistemi ibridi o pompe di calore.
Sostituzione caldaia con sistemi ibridi: soluzioni che consentono di unire l’efficienza di una pompa di calore con la capacità di temperature di mandata elevate di una caldaia. Quando la PDC non è sufficiente, prima di ripiegare sulla caldaia a condensazione è un ottimo compromesso. Consente mediamente di passare una classe, in taluni casi quasi due.
Fonti rinnovabili:
Solare termico: può contribuire egregiamente al fabbisogno di acqua calda sanitaria, e dare un piccolo contributo anche al riscaldamento se l’impianto di distribuzione è in grado di sfruttarlo. Riesce a garantire da solo, in funzione del dimensionamento, anche il passaggio di una classe energetica. Completamento ideale di pompe di calore e sistemi ibridi. può apportare ciò che manca ad una pompa di calore per garantire i due passaggi necessari. Il sole è tutta energia rinnovabile!
Solare fotovoltaico: roducendo energia elettrica ha poca influenza sulla classificazione APE. Di solito non apporta più di mezza classe. Utilissimo per ridurre le spese, perfetto abbinamento con la pompa di calore, penalizzato dalla classificazione energetica perché essa prende in considerazione le spese per il condizionamento, principalmente invernale.
Apparecchi a biomassa: Cenerentola del momento, non sono ammessi come interventi trainanti, ma danno un ottimo contributo come interventi secondari. In abbinamento a pompe di calore possono consentire anche il passaggio di tre o quattro classi. Utilissimi sia per abbattere le spese che le classi energetiche!
Come abbiamo visto per sommi capitoli, ci sono molte soluzioni che consentono il passaggio delle due classi. Fondamentale una progettazione integrata, perché un lavoro fatto bene deve non solo far guadagnare classi energetiche, ma anche garantire comfort abitativo e risparmio economico. E come abbiamo visto non tutti questi valori sono riassunti nella lettera che rappresenta la vostra abitazione.
Buona riqualificazione a tutti!